Discorso di Rock Bolombo per l’insediamento del Consiglio Comunale

Discorso di Rock Bolombo per l’insediamento del Consiglio Comunale

In qualità di più giovane consigliere eletto

Egregio Signor Presidente,

Egregio Signor Vicepresidente,

Gentili Signore Consigliere Comunali,

Egregi Signori Consiglieri Comunali,

Egregio Signor Sindaco,

Egregio Signor Vicesindaco,

Gentili Signore Municipali,

Egregio Signor Municipale,

Care Concittadine,

Cari Concittadini,

Questa sera, nell’attuale incontro del Consiglio Comunale, ho scelto di suddividere il mio discorso in due tempi a me molto cari: l’importanza dell’educazione e il potenziale dei giovani.

Come avevo scritto nel tema di presentazione, (nel quale mi sono impegnato a scavare sul concetto di educazione conoscitiva, di educazione del sapere), io sono fortemente convinto che la nostra unica àncora di salvezza possa appunto chiamarsi EDUCAZIONE. 

Tuttavia, prima di procedere nella riflessione su questo tema, su questa dimensione; dobbiamo anzitutto cercare di capire qual è la sostanza prima dell’educazione; qual è il suo corpo; il suo battito cardiaco; qual è la sua essenza!

Ebbene, il termine educazione deriva dal verbo latino “exducere” che significa tirar fuori ciò che sta dentro di noi; ciò che non è tangibile nella nostra esperienza; ciò che è bene dentro ognuno di noi. 

A me piace definire il termine educazione come vaccino salutifero contro la più potente delle epidemie mondiali, che è l’ ignoranza.

Io credo che i politici, dal momento che sono i genitori della città, oltre a portare l’idea di bene all’interno della polis, debbano anzitutto e soprattutto divulgare la retorica dell’educazione.

La seconda riflessione è sul potenziale dei giovani.

Penso sia evidente per tutti che i giovani sono il divenire della nostra società, il futuro della nostra Chiasso. E aggiungo veloce una parantesi, che essi – i giovani – sono in gran parte il risultato dell’educazione impartita loro dalle famiglia.

Pertanto vorrei che evitassimo di soffocare lo straordinario potenziale che possiedono per natura, siccome sono quasi certo che la poco partecipazione all’universo politico da parte dei giovani sia dovuta alla paura, all’angoscia di fronte alla realtà adulta. 

Non lasciateci ingiustamente nell’abissale e vertiginoso silenzio.

Dulcis in fundo, per toccare la dimensione della nostra cara Chiasso, vorrei concludere la mia dissertazione con tre potenti “I have a dream”

I have a dream, ho davanti a me un sogno che la nostra cara Chiasso possa essere illuminata dai raggi della giustizia egualitaria! 

I have a dream, ho davanti a me un altro sogno, che la politica di Chiasso possa sempre puntare al Bene di tutti i suoi cittadini, non solamente all’utile!

I have a dream, ho davanti a me un ultimo sogno, che Chiasso possa essere bagnata dalle acque dell’educazione universale, nostra indispensabile medicina!

Vorrei terminare il mio discorso con una citazione di Fedor Dostoevskij, mio scrittore preferito nonché mio padre spirituale, che suona così: 

“La bellezza salverà il mondo!”

Perché la bellezza è in ognuno di noi care cittadine e cari cittadini di Chiasso. 

Ed è solamente con questa formula che riusciremo a risolvere la maggior parte dei problemi e a debellare le costanti discriminazioni; assieme e attraverso la parola, la potenza della nostra cara e dolce educazione!

Grazie per la vostra attenzione!

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